L’intervista in cui Rafa Leao racconta la sua storia, dentro e fuori dal campo

Rafa Leao non parla spesso, ma quando lo fa, lascia il segno. L’esterno del Milan ha concesso una lunga intervista alla rivista L’Officiel, in cui ha messo da parte il linguaggio dei social per raccontarsi con lucidità e profondità. Un racconto personale, che parte da un’infanzia difficile e arriva fino al presente rossonero, passando per la famiglia, la musica, l’amore per il calcio e la nuova paternità.

Nel corso dell’intervista, Leao ha parlato della sua crescita in un quartiere complicato di Lisbona: «Ho sempre vissuto accanto a persone umili, ma da lì è arrivata un’energia positiva». Centrale nel suo percorso è stata la famiglia, mai lontana nei momenti difficili: «Mi hanno insegnato che per fare grandi cose bisogna fare sacrifici altrettanto grandi». Il Milan è la realizzazione di un sogno: «Ho sempre seguito questo club, anche prima di entrare in squadra. È uno dei più importanti al mondo, vestire questa maglia è un sogno». Senza dimenticare chi lo ha ispirato dentro lo spogliatoio: «Il più grande con cui ho giocato? Ibrahimovic». Leao si racconta anche come artista, con un’identità musicale che nasce in Francia, nei giorni lontani da casa: «La musica è diventata una buona compagnia. Il calcio è gioia, la musica emozione».

Nessuna voglia di fermarsi, né di definirsi: «Non saprei dirti se sono un fuoriclasse o no. Ho 25 anni e mi trovo nel pieno della mia carriera». L’arrivo di un figlio ha cambiato il suo modo di vedere la vita: più responsabilità, più valore al tempo. E a chi sogna come lui, Leao oggi dice solo questo: «Tieni stretti i tuoi genitori e non smettere mai di credere».