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Tare, le parole alla stampa: nasce il nuovo Milan

«Vincere, non partecipare». Le parole di Luka Modric rimbalzano tra le mura di Casa Milan, mentre il club rossonero lavora in silenzio per costruire una squadra all’altezza delle proprie ambizioni. In via Aldo Rossi non ci sarà alcuna rivoluzione, ma un cambio di identità sì, un ritorno alle radici. L’arrivo di Igli Tare come nuovo direttore sportivo ha segnato l’inizio di una fase nuova. Con una carriera forgiata alla Lazio tra intuizioni e colpi a basso costo, il dirigente albanese ha accettato la sfida di RedBird che impone visione e coraggio.
Durante un incontro con la stampa organizzato dal Milan, Tare ha affrontato vari temi. Ha raccontato il suo impatto iniziale con il club: «Ormai sono tre-quattro settimane che sono qui al Milan. L’accoglienza della società mi ha fatto sentire subito parte integrante di questo gruppo». Ma il passaggio più denso è arrivato quando ha parlato del peso della maglia rossonera e del profilo di chi dovrà indossarla: «A me piace molto il senso dell’appartenenza. Ci tengo molto a trasmettere ai giocatori la conoscenza della storia del club». Poi, una frase su Modric che ha lasciato poco spazio all’immaginazione: «Quando ho parlato con Luka, la prima cosa che mi ha detto è se saremo una squadra vogliosa di vincere il campionato».
Non si tratta solo di qualità tecnica. Il Milan cerca uomini prima ancora che calciatori. Tare punta su un’identità forte, su volti che sappiano cosa significhi rappresentare i colori rossoneri. L’arrivo di Modric va in questa direzione. Leadership, carisma, mentalità vincente. Il nuovo Milan riparte da qui: meno parole, più sostanza.

