Tijjani Reijnders ha spiegato perché ha lasciato il Milan

Il Milan riparte da una nuova stagione senza uno dei protagonisti più costanti dell’ultimo biennio. Tijjani Reijnders, oggi al Manchester City, ha chiuso il suo ciclo rossonero con eleganza e senso di appartenenza. Nessuna polemica, solo parole cariche di riconoscenza. Una separazione netta ma affettuosa, come raramente accade nel calcio moderno. E adesso, a poche ore dalla sfida tra City e Juventus al Mondiale per Club, il centrocampista olandese è tornato a parlare pubblicamente del suo passato a Milano (parole riportate da Gazzetta.it).

«Se mi manca il Milan? Certo, ho vissuto due grandi stagioni nel Milan, resterà per sempre nel mio cuore. Ho solo sentimenti positivi per il Milan». Reijnders ha spiegato i motivi del suo addio senza giri di parole: «Ho fatto questo passo per una ragione sportiva e ora sono felice al Manchester City». Un trasferimento da 70 milioni di euro totali, tra parte fissa e bonus, che ha portato il centrocampista a guadagnare 7 milioni netti a stagione in Inghilterra. Tra le righe, anche un passaggio su Zlatan Ibrahimovic: «Ibra era felice per me, ma avrebbe voluto che restassi al Milan». Più breve invece il commento su Leao: «Si è congratulato, nulla di più».

Parole che confermano il legame rimasto intatto con l’ambiente rossonero, a dispetto della scelta di cambiare maglia. Il Milan ha perso un titolare affidabile, ma conserva l’immagine di un giocatore corretto fino all’ultimo giorno. Nessun retroscena velenoso, solo l’ambizione di misurarsi con un’altra realtà. Reijnders non ha chiuso la porta al club che lo ha lanciato nell’élite europea, anzi: ha mostrato rispetto, senza riserve. Un addio che somiglia più a un arrivederci, o almeno a una stretta di mano tra professionisti veri.