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Milan, il caso Origi si complica (ancora): ecco cosa è emerso nelle ultime ore

Le novità emerse sul caso Origi e sulla risoluzione del contratto con il Milan. Il punto sulla situazione dell’attaccante.
Il Milan ha chiuso il mercato estivo con acquisti e cessioni importanti, ma alcuni profili continuano a creare problemi interni. Accanto a Ismaël Bennacer e Yacine Adli, rimasti senza una destinazione chiara, c’è Divock Origi, attaccante belga separato in casa ormai da mesi. Il suo contratto oneroso e la mancanza di spazio nel progetto tecnico di Massimiliano Allegri complicano ogni soluzione rapida. L’attaccante, nonostante il poco impiego, percepisce un ingaggio elevato che pesa sulle casse rossonere e limita la gestione del monte stipendi per eventuali nuovi innesti.
Origi, un arrivo a parametro zero che si è trasformato in un problema concreto per il Milan
Origi era arrivato a Milano nell’estate 2022 con grandi aspettative: un contratto quadriennale fino al 30 giugno 2026 da 4,5 milioni di euro netti a stagione, bonus inclusi, e la speranza di rafforzare l’attacco rossonero. La stagione 2022-2023, però, ha deluso le attese: in 36 presenze tra Serie A, Champions League e Supercoppa Italiana, l’attaccante ha realizzato solo 2 gol e un assist. Il prestito al Nottingham Forest nel 2023-2024 non ha modificato la situazione, lasciando Origi lontano dai campi e fuori dal progetto tecnico. Nonostante l’assenza di un ruolo attivo, il giocatore resta formalmente parte della rosa, con un contratto pesante e difficilmente trattabile per un addio immediato.
Trattativa per la risoluzione contrattuale ma Origi continua a frenare il Milan
Dopo Ferragosto, secondo Tuttosport, il club e il giocatore avevano avviato colloqui per una risoluzione anticipata del contratto, che prevedeva una buonuscita pari al 50% degli emolumenti restanti. L’accordo avrebbe consentito al Milan di alleggerire il monte stipendi e chiudere definitivamente un capitolo deludente. «Dopo l’iniziale apertura a risolvere il contratto con il Milan, Origi ha di nuovo frenato», ha riportato il quotidiano torinese. La decisione del belga conferma la volontà di tutelarsi economicamente, rimanendo sotto contratto pur senza scendere in campo. Per il club, questa situazione resta un ostacolo gestionale ed economico, mentre Origi mantiene sicurezza e stabilità finanziaria, anche fuori dai progetti della prima squadra. L’equilibrio tra esigenze del Milan e volontà del giocatore determinerà i prossimi sviluppi, con il rischio di dover convivere con un ingaggio pesante senza rendimento sul campo.

