Calciomercato
Milan, Boniface rompe il silenzio: la frecciata ai rossoneri che fa discutere

L’attaccante nigeriano, oggi al Werder Brema, torna sul mancato approdo in rossonero e non risparmia parole forti.
Victor Boniface ha iniziato ufficialmente la sua avventura con il Werder Brema. Il nuovo attaccante del club tedesco si è presentato ai media locali, affrontando anche le domande legate al passato recente, quando il suo futuro sembrava dover prendere una direzione diversa. L’ex Bayer Leverkusen ha mostrato subito carattere e determinazione, senza nascondersi dietro alle difficoltà incontrate nei mesi scorsi. Con tono diretto, ha parlato anche del Milan, che in estate ha valutato attentamente il suo profilo prima di rinunciare all’affare.
Le dichiarazioni di Boniface e il nodo delle condizioni fisiche
Il centravanti nigeriano ha confermato che il trasferimento in Serie A era a un passo: «Non dipendeva da me, loro hanno deciso di non portarlo avanti. Ho una forte mentalità: succede, va bene così, vado avanti», ha dichiarato in conferenza stampa. L’operazione era vicina alla chiusura, prima del passo indietro del club rossonero.
La questione principale ha riguardato lo stato fisico del giocatore, un tema sul quale lo stesso Boniface ha voluto rispondere con chiarezza: «Chi parla della mia forma fisica? Se non fossi al 100%, sarei in ospedale e non potrei parlare qui oggi». Una presa di posizione netta, con cui l’attaccante ha respinto ogni dubbio, ribadendo di sentirsi pronto per la nuova avventura in Bundesliga.
La trattativa tra Milan e Bayer Leverkusen e il colpo sfumato
Il Milan aveva raggiunto un accordo con il Bayer Leverkusen sulla base di un prestito con diritto di riscatto che sarebbe potuto diventare obbligo al verificarsi di determinate condizioni. L’operazione sembrava in discesa, tanto che Boniface era già atterrato in Italia per completare le visite mediche. Proprio in quella fase, però, la dirigenza rossonera aveva chiesto ulteriori controlli, non del tutto convinta sullo stato di salute dell’attaccante. Le verifiche aggiuntive hanno portato poi al definitivo stop.

