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Rigore Milan-Bologna, la decisione dell’AIA su Marcenaro e Fabbri: era inevitabile

La sfida tra Milan e Bologna non ha lasciato strascichi solo in campo ma anche nella sala VAR. Il concitato finale di gara, segnato da episodi controversi, ha portato l’AIA a valutazioni rigorose sul rendimento dei direttori di gara. Michael Fabbri e Matteo Marcenaro hanno ricevuto giudizi negativi per la gestione del match, con conseguenze immediate per entrambi. La situazione sottolinea la crescente attenzione sulla qualità del lavoro arbitrale e sull’utilizzo della tecnologia in Serie A, soprattutto in partite ad alta tensione come quella di San Siro.
Fabbri fermato dal VAR per due turni, Marcenaro verso semplice turnover
Secondo le prime decisioni interne, Michael Fabbri resterà lontano dalla sala VAR per almeno due giornate. L’arbitro ravennate potrebbe comunque tornare presto a dirigere in campo, ma dovrà osservare uno stop dal monitor di Lissone. Matteo Marcenaro, direttore di gara a San Siro, dovrebbe invece fermarsi per un turno, inserito in una normale rotazione.
L’episodio chiave è avvenuto nei minuti finali: al direttore di gara è stato mostrato un contatto tra Freuler e Nkunku (rigore non assegnato), mentre l’azione realmente fallosa – una spinta e un contatto sulla gamba da parte di Lucumí su Nkunku – non è stata considerata. Una gestione che ha generato confusione e alimentato il dibattito sull’efficacia della tecnologia nel supporto agli arbitri.
Gravina difende il VAR ma ammette un errore evidente nella gestione
Il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha commentato apertamente l’episodio ai microfoni di Radio Anch’io Sport: «Si tratta di un errore evidente, ma quando parliamo di tecnologia andiamo avanti, non si torna al passato. La tecnologia ha ridotto molto la percentuale di errori, basta vedere quei casi in cui arbitri, senza tecnologia, sono in dubbio e cercano palesemente un riscontro».
Le parole di Gravina confermano la fiducia negli strumenti tecnologici, pur riconoscendo che la decisione di San Siro è stata mal gestita. L’AIA punta così a ristabilire fiducia con provvedimenti mirati: Fabbri pagherà con due giornate di stop al VAR, mentre per Marcenaro la scelta dovrebbe limitarsi a una pausa di riflessione.

