News
Rigore Milan Bologna, la reazione della società: cosa ha fatto Furlani, la rivelazione

La domenica sera di Milan-Bologna ha lasciato un segno profondo nell’ambiente rossonero. L’episodio del rigore inizialmente concesso e poi annullato a Nkunku ha scosso i tifosi e creato tensione all’interno della squadra. La decisione arbitrale ha portato all’espulsione di Max Allegri e a una protesta pubblica del club, segnando un momento raro di contrasto diretto con le istituzioni calcistiche. Il Milan ha mantenuto una linea rispettosa ma ferma, evidenziando come la correttezza delle decisioni influenzi il morale e le prestazioni sul campo.
La reazione del Milan e la presa di posizione delle istituzioni
Il club rossonero non ha atteso a reagire. Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, ha contattato direttamente le istituzioni per manifestare il forte disappunto sulla gestione dell’episodio da parte dell’arbitro Marcenaro e del Var Fabbri. Secondo la società, Fabbri avrebbe analizzato un contatto tra Freuler e Nkunku, ignorando il precedente intervento di Lucumi sullo stesso giocatore, netto e da rigore. Dopo la partita, il Milan ha mantenuto i contatti con Figc e Lega, ricevendo un riconoscimento formale dell’errore: Fabbri sarà fermato per un paio di giornate, come rivelato dalla Gazzetta dello Sport.
Anche il presidente federale Gravina ha commentato: «Si tratta di un errore evidente, ma quando parliamo di tecnologia andiamo avanti, non si torna al passato. La tecnologia ha ridotto molto la percentuale di errori, basta vedere quei casi in cui gli arbitri, senza tecnologia, sono in dubbio e cercano palesemente un riscontro».
Un cambio di approccio nella gestione delle controversie arbitrali per il Milan
Il caso Nkunku rappresenta un momento di svolta nel rapporto tra Milan e arbitri. Negli anni passati, soprattutto nell’era-Pioli, il club aveva scelto di minimizzare le polemiche, concentrandosi esclusivamente sul campo. La telefonata di Furlani, pur mantenendo toni rispettosi, indica una maggiore attenzione a proteggere i risultati e a prevenire tensioni interne ed esterne. Una parte dei tifosi, spesso critica in situazioni simili, ha accolto con favore questo intervento diretto, riconoscendo la volontà del club di tutelare i propri giocatori e il lavoro della squadra. In prospettiva, questo approccio potrebbe influenzare anche il modo in cui il Milan reagirà a future decisioni arbitrali, mantenendo equilibrio tra rigore tecnico e tutela degli interessi sportivi.

