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Milan, retroscena Adli: cosa ha provato a fare prima di andare in Arabia

Nonostante l’impegno messo in campo e la volontà di giocarsi le proprie chance, Yacine Adli ha vissuto un’estate complessa al Milan. Il centrocampista francese, classe 2000, ha lavorato con serietà durante il ritiro ma il club rossonero non lo ha mai realmente inserito nelle rotazioni principali della nuova stagione. Una situazione che ha portato a una serie di riflessioni personali e a un retroscena svelato in queste ore dal giornalista Matteo Moretto, legato a un passaggio che avrebbe potuto cambiare il suo futuro.
La scelta di Adli e la volontà di rimanere legato al Milan nonostante le difficoltà
Secondo quanto riportato, Adli aveva espresso alla Fiorentina la volontà di non essere riscattato al termine del prestito. La cifra era poco superiore ai 10 milioni di euro, ma il centrocampista preferiva tornare a Milano e provare a convincere Massimiliano Allegri a concedergli spazio. Una decisione dettata dal desiderio di rilanciarsi in rossonero e di avere l’opportunità di crescere ancora sotto una guida tecnica di alto livello. Il Milan, però, non ha mai modificato la propria posizione, confermando l’uscita dal progetto sportivo.
L’esperienza con Milan Futuro e l’approdo definitivo all’Al-Shabab in Arabia Saudita
La società ha indirizzato Adli verso Milan Futuro, dove ha svolto tutta la preparazione estiva con professionalità e dedizione, senza mai creare problemi interni. A inizio settembre, quando il mercato europeo era ormai chiuso, si è concretizzata la soluzione che ha portato il francese a firmare con l’Al-Shabab, club che gli ha garantito un contratto da 6 milioni di euro netti a stagione. Per il Milan l’operazione ha portato un incasso complessivo di circa 7 milioni di euro, bonus inclusi. Sassuolo e Torino avevano effettuato sondaggi, ma Adli non era convinto dalle prospettive offerte in Serie A. In Arabia Saudita, invece, ha trovato la proposta giusta per voltare pagina e iniziare una nuova fase della sua carriera.

