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Milan da Scudetto, parola di Capello

Difesa granitica, equilibrio tattico e un gruppo compatto: così il Milan di Allegri può puntare in alto.
Il Milan con Massimiliano Allegri ha cambiato passo. I rossoneri ora non solo vincono, convincono per compattezza, organizzazione e capacità di soffrire nei momenti cruciali del match. La retroguardia concede pochissimo, il centrocampo dà equilibrio e l’intero gruppo sembra aver ritrovato la solidità dei giorni migliori. Non è un caso se in campionato Modric e compagni stanno mostrando continuità e maturità, qualità che mancavano nelle ultime stagioni. È nato un Milan concreto, che sa come colpire e soprattutto come blindare i risultati.
Fabio Capello promuove Allegri e sottolinea la compattezza del nuovo Milan
A parlare della forza di questo Milan è Fabio Capello, voce autorevole per esperienza e conoscenza dell’ambiente rossonero. L’ex allenatore, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha spiegato: «Incassa pochissimi gol, ha equilibrio e concede anche poco a livello di tiri. È questo l’aspetto più importante. Allegri è stato e sarà fondamentale. Ha solidificato la squadra. Ora manca solo il bomber».
Un giudizio netto che conferma quanto il lavoro del tecnico livornese sia già visibile. Il Milan ha ritrovato compattezza e la capacità di resistere nelle fasi più complicate delle partite. Il dato sui gol subiti, estremamente contenuto, certifica questo progresso. Per Capello, l’unico tassello che manca a completare il quadro è l’attaccante capace di garantire continuità sotto porta.
Gimenez al centro delle critiche, ma Capello resta fiducioso sul suo rendimento futuro
Il riferimento è chiaro: Santiago Gimenez, arrivato con grandi aspettative, non ha ancora inciso come ci si attendeva. Capello un po’ è sorpreso: «Come mai Gimenez ha deluso finora? In realtà non me lo spiego. È incredibile. In Olanda ha sempre segnato, in Champions l’anno scorso è stato determinante. In due anni e mezzo a Rotterdam ha siglato più di sessanta gol. Non penso si sia dimenticato come si segna».
Il tecnico ha poi aggiunto un dettaglio che alimenta l’ottimismo: «Inoltre, colleziona occasioni: almeno due o tre a partita. Per un attaccante è importante. Il problema nasce quando non riesci ad avere delle chance. Deve solo sbloccarsi. Sono sicuro che quando siglerà il primo gol poi non si fermerà più».
Il messaggio di Capello è chiaro: Santi va sostenuto e atteso, perché le qualità non mancano. Se il Milan riuscirà a ritrovare il gol con continuità, il lavoro difensivo di Allegri potrà trasformarsi in un’arma decisiva nella corsa ai vertici del campionato.

