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Milan-Lecce, clamoroso errore dell’arbitro Tremolada: decisione inspiegabile

Il match di San Siro tra Milan e Lecce, valido per i sedicesimi di Coppa Italia, ha vissuto un avvio ricco di tensione e di episodi destinati a far discutere. Il ritmo della partita è stato subito alto, con i rossoneri proiettati in avanti e i giallorossi costretti a rincorrere. L’intensità non è mancata e già nei primi minuti la sfida ha offerto spunti rilevanti sul piano arbitrale.
Il primo episodio della moviola: Nkunku atterrato e Tremolada fischia fermando un’azione da gol nitida
Al 16’ si è verificato il primo intervento contestato: Nkunku è stato atterrato da Siebert al limite dell’area di rigore. L’arbitro Paride Tremolada ha immediatamente fischiato fallo, ma senza lasciare correre l’azione. Una decisione che ha fatto discutere perché, nello sviluppo successivo, Gimenez si era ritrovato solo davanti al portiere del Lecce, con la possibilità concreta di andare al tiro. In questo caso il direttore di gara avrebbe potuto applicare la norma del vantaggio, scelta che avrebbe cambiato lo sviluppo immediato dell’azione.
La revisione al VAR e la correzione del cartellino per il difensore del Lecce Siebert
Il secondo episodio, arrivato pochi istanti dopo, ha ulteriormente acceso la partita. Tremolada ha inizialmente estratto il cartellino giallo nei confronti di Siebert, autore del fallo su Nkunku. La decisione, però, non era corretta perché il difensore del Lecce aveva interrotto l’azione da ultimo uomo. A quel punto è intervenuto il VAR per una revisione rapida: dopo il consulto, l’arbitro ha modificato la sua decisione convertendo l’ammonizione in espulsione diretta. Una scelta che ha ristabilito l’equilibrio disciplinare e che ha avuto un impatto immediato sul prosieguo della gara, lasciando i salentini in inferiorità numerica già nel primo tempo.

