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Calciomercato Milan, hanno fatto di tutto per mandarlo via: “Io volevo restare”

Il percorso di Yacine Adli in rossonero si è chiuso tra sentimenti contrastanti e decisioni sofferte. L’ex centrocampista del Milan ha salutato Milano a inizio settembre, lasciando dietro di sé mesi complicati e una stagione vissuta con alti e bassi. Nel corso della sua avventura italiana, il talento francese classe 2000 aveva trovato una collocazione tattica faticosa, pur mostrando sprazzi di qualità e personalità. Oggi, a distanza di poche settimane dalla separazione, Adli racconta la sua nuova avventura e i motivi che lo hanno spinto a cambiare direzione.
L’Al-Shabab e la svolta per il futuro: la scelta di Adli tra Arabia e Nazionale francese
Il trasferimento si è concretizzato con un’operazione da 7 milioni di euro, cifra che ha convinto il Milan a chiudere l’affare. Adli ha firmato con l’Al-Shabab, squadra della Saudi Pro League, con l’obiettivo di rilanciare la propria carriera e inseguire la chiamata della Nazionale francese, senza abbandonare del tutto l’idea dell’Algeria. Dopo l’esordio in Arabia, ha raccontato a L’Équipe le sue prime impressioni: «È un po’ complicato, il clima qui è diverso. C’è bisogno di un periodo di adattamento. Cerco di essere pronto il più rapidamente possibile, ma la competizione è già iniziata, quindi devo mettermi subito in gioco».
Non meno diretto è stato il riferimento al Milan e alla modalità della separazione: «Volevo assolutamente restare a Milano, ma purtroppo il club ha fatto in modo di separarsi da me. Quindi ho fatto una preparazione un po’ troncata, dato che ero fuori dal gruppo e loro volevano vendermi. Ho ricevuto molte altre proposte, soprattutto in Italia, ma anche da alcuni club in Inghilterra e in Francia. E poi ho avuto questa opportunità, che ho ritenuto la migliore per la mia famiglia».
Una nuova vita tra Arabia ed Europa: ambizioni, critiche e un campionato in crescita
La scelta della Saudi Pro League ha inevitabilmente attirato critiche, spesso legate al peso economico di questo campionato. Adli, però, ha difeso con decisione il proprio percorso: «Tutto è rifiutabile e tutto è accettabile. Il giocatore deve essere d’accordo su ciò che vuole per sé, per la sua famiglia e per la sua carriera. Anche se ci sono molti soldi in ballo, si tratta di un campionato in espansione, che sta diventando attraente anche per la sua competitività. Non è ancora al livello dei campionati europei, ma il divario si sta riducendo».
Il 25enne francese guarda avanti con ambizione, deciso a sfruttare la vetrina saudita per rilanciarsi. Il suo addio al Milan resta un passaggio doloroso, ma l’approdo all’Al-Shabab rappresenta per lui una nuova occasione di crescita professionale.

