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Calciomercato Milan, cessione bloccata: Allegri accontentato

Il tema portieri è diventato uno dei più delicati nella gestione tecnica del Milan. La società, infatti, ha dovuto riflettere su un aspetto fondamentale: la continuità tra i pali in un reparto dove ogni dettaglio può fare la differenza. La stagione appena iniziata ha già messo in luce come il ruolo di chi difende la porta sia centrale non solo per il rendimento individuale, ma anche per la stabilità complessiva della squadra.
Maignan resta centrale nel progetto rossonero nonostante le richieste e le pressioni esterne
Il Milan ha deciso di trattenere Mike Maignan, seguendo la precisa volontà di Massimiliano Allegri, che aveva chiesto alla dirigenza di non privarsi del portiere francese. Una scelta chiara, che rafforza la fiducia intorno a un calciatore ormai punto di riferimento. La decisione comporta un rischio concreto: Maignan è in scadenza e il club potrebbe arrivare a giugno senza rinnovo.
Sul confronto diretto con Alex Meret, Luca Bianchin su gazzetta.it ha sottolineato: «Maignan è il portiere della Francia, Meret lotta per essere il terzo dell’Italia. Obietterebbe Alex: “Beh, io avrei vinto due scudetti da titolare”. Obiezione accolta, anche se Maignan resta un portiere superiore nella considerazione generale». Parole che chiariscono la differenza di peso internazionale, pur riconoscendo i meriti del numero uno del Napoli.
I numeri confermano il valore del francese ma anche la crescita di Meret tra i migliori in Serie A
La scelta di puntare su Maignan non è solo di natura tecnica, ma trova supporto anche nei dati statistici. La percentuale di parate nella scorsa stagione è stata molto simile tra i due: entrambi si sono attestati intorno al 71%, un indice di affidabilità importante. La vera differenza si è vista nella qualità del gioco con i piedi: Maignan ha realizzato una media di 37 passaggi a partita, contro i 31 di Meret.
Il giornalista ha concluso con un giudizio netto: «Con i piedi, è più forte. Vince lui: 1 in schedina». Una frase che sintetizza bene il valore aggiunto del portiere francese. Il Milan, scegliendo di confermarlo nonostante i rischi contrattuali, manda un segnale preciso: il progetto tecnico passa dalla sicurezza del suo numero uno.

