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Il gesto (che nessuno ha visto) di Maignan nel riscaldamento è il segnale che il Milan è cambiato

Il Milan sta vivendo un momento in cui l’energia di San Siro si sta trasformando in un fattore determinante. La differenza tra una tifoseria silenziosa e una curva che canta per novanta minuti è tangibile. Il confronto tra Milan-Cremonese e Milan-Napoli lo ha dimostrato con chiarezza: nella prima gara i rossoneri hanno avuto un approccio meno intenso, mentre nella seconda la squadra ha potuto contare su un’atmosfera elettrizzante. Il ritorno della Curva Sud a piena voce ha inciso sull’atteggiamento dei giocatori, che fin dai primi minuti hanno aggredito la partita con convinzione.
Il Milan colpisce in verticale, il Napoli resta troppo orizzontale: decisivi anche Modric e De Bruyne
Nella sfida contro il Napoli la differenza tattica è stata evidente. La squadra di Conte, priva di diversi difensori, ha sofferto l’impatto iniziale del Milan, che ha scelto di verticalizzare rapidamente. Gli azzurri, una volta riassestati, hanno insistito con un possesso troppo orizzontale, senza trovare sbocchi. Le statistiche confermano la superiorità rossonera nella capacità di cercare la porta. Il match ha messo di fronte anche due campioni assoluti come De Bruyne e Modric. Il belga ha lasciato il campo contrariato e Antonio Conte, in conferenza, ha commentato così: «È normale che un giocatore del suo livello voglia restare in campo, ma devo pensare alla squadra». Dall’altra parte Luka Modric ha dominato in intensità e letture di gioco, primeggiando per palloni recuperati oltre che per qualità nei passaggi.
Segnali di mentalità vincente: dall’attenzione di Maignan fino alla gestione di Allegri
La concentrazione del Milan si è colta già nel riscaldamento, con un episodio che racconta l’attenzione dei giocatori. Durante un esercizio del preparatore dei portieri Claudio Filippi, Maignan ha interrotto una conversazione per evitare che un pallone insignificante entrasse in porta, gesto rivelatore dello spirito con cui la squadra ha affrontato la partita. A bordo campo, Massimiliano Allegri ha lasciato la panchina un minuto prima del triplice fischio, consuetudine nei match più intensi. Un dettaglio che non ha tolto nulla alla sensazione diffusa: il Milan è dentro il campionato con la giusta mentalità, e San Siro, tornato a spingere, è pronto a restare un alleato prezioso per le prossime sfide.

