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Nuovo stadio Milan e Inter, voto decisivo del Consiglio comunale su San Siro

Il futuro del nuovo San Siro si decide oggi a Palazzo Marino. L’ultimo aggiornamento.
Il destino del nuovo stadio Milan e Inter è nelle mani del Consiglio comunale di Milano. Oggi, lunedì 29 settembre, a Palazzo Marino si voterà la delibera per la vendita dell’area destinata alla costruzione del nuovo San Siro, operazione da 197 milioni di euro. La seduta inizierà alle 16.30 e potrebbe protrarsi fino a domani, martedì. La scadenza più importante è quella della mezzanotte tra il 30 settembre e il 1° ottobre, termine ultimo per mantenere valida la proposta congiunta dei due club. Senza il via libera del Comune, Milan e Inter non potrebbero costituire la società che dovrà acquisire l’area e concludere il rogito prima del 10 novembre, quando scatterà il vincolo culturale sul secondo anello del Meazza. Paolo Scaroni, presidente del Milan, ieri nel pre partita di Milan-Napoli si è mostrato ottimista: «Credo che il Consiglio comunale prenderà una decisione saggia per i due club e per il calcio italiano».
Nuovo San Siro, quorum ridotto e tre emendamenti chiave
Il voto su San Siro arriverà in seconda convocazione: basteranno 15 consiglieri in aula per rendere valida la seduta, dopo il mancato numero legale della scorsa settimana. Tra i circa quaranta emendamenti, tre sono considerati cruciali: la whitelist antimafia, le spese per la bonifica del Parco dei Capitani e le misure a tutela della salute dei residenti. La questione della trasparenza è al centro del dibattito, dopo le parole di Nando Dalla Chiesa. Scaroni ha replicato: «Il Milan è di proprietà di RedBird, che è del signor Gerry Cardinale, lo vediamo spesso e lo conosciamo tutti». Anche per l’Inter, ha sottolineato, «la situazione è analoga». La giunta lavora a un emendamento per rafforzare la chiarezza sui beneficiari reali, condizione che può rivelarsi decisiva per l’approvazione della delibera.
Voti in bilico, numeri incerti e alternative come San Donato e Rozzano
La partita dei numeri è ancora aperta. Nella maggioranza i contrari restano 7, mentre i favorevoli oscillano tra 24 e 25. Con l’opposizione compatta sul no, il voto finale dipenderà dalla posizione di Marco Fumagalli, capogruppo della Lista Sala, unico consigliere ancora incerto. Con il suo sì i favorevoli salirebbero a 25, ribaltando l’equilibrio. In caso di approvazione, i lavori del nuovo San Siro partirebbero nel 2027 con inaugurazione prevista tra il 2030 e il 2031, seguita dalla parziale demolizione e rifunzionalizzazione del Meazza. In caso di bocciatura, Milan e Inter sarebbero costretti a virare su altre soluzioni: i rossoneri guardano a San Donato Milanese, i nerazzurri potrebbero puntare su Rozzano come sede per costruire il nuovo impianto.

