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L’arrivo al Milan e la scelta di Allegri: Tare allo scoperto, rivela tutto

Igli Tare in abiti dirigenziali con auricolare ai tempi della Lazio, oggi nuovo direttore sportivo del Milan

L’approdo di Igli Tare al Milan ha segnato un cambio importante nella gestione sportiva del club. Dopo una lunga esperienza alla Lazio, il dirigente albanese ha deciso di accettare la chiamata rossonera, una sfida che per lui ha radici profonde e un significato particolare. Con la sua esperienza maturata in oltre quindici anni di direzione sportiva, Tare porta al Milan una visione internazionale e una conoscenza dettagliata del calcio moderno. Il dirigente ha parlato a Grida Duma per “Top Story”, spiegando come il suo percorso professionale lo abbia condotto verso il club di via Aldo Rossi.

Tare svela le motivazioni che lo hanno portato al Milan e il suo legame con la storia rossonera

Durante l’intervista, Tare ha raccontato il percorso che lo ha portato in rossonero, sottolineando il valore di questa scelta: «Era una possibilità che sentivo che sarebbe arrivata. Ho sempre pensato che un giorno le mie strade si sarebbero incrociate con questo club, e infatti è successo». L’ex dirigente della Lazio ha poi aggiunto: «Sono stato molto paziente fin dal momento in cui ho concluso l’esperienza con la Lazio. Diciotto anni con la Lazio, tre da giocatore e quindici da direttore sportivo».

Tare ha rimarcato l’importanza del Milan nel panorama calcistico mondiale, definendolo un punto di arrivo: «Voglio rimanere il più a lungo possibile, perché è un club che rappresenta il limite, non si può andare più in alto del Milan. È tra i club più titolati al mondo insieme al Real Madrid». Per il dirigente, la nuova avventura è anche un investimento personale: «Essere parte di questa realtà mi rende molto soddisfatto. A livello di crescita personale, la mia esperienza con il Milan è fondamentale».

La scelta di Allegri e la fiducia verso i giovani talenti come Jashari

Tra i temi toccati da Tare non poteva mancare la questione allenatore. Sul ritorno di Massimiliano Allegri in rossonero, il direttore sportivo ha dichiarato: «La società ha supportato la mia opinione di assumerlo come allenatore perché la sua esperienza e il modo in cui gestisce le diverse situazioni con la squadra, con la società, sono tutti ottimi». Una presa di posizione netta, che testimonia la piena condivisione di intenti con la dirigenza milanista.

Non è mancato un passaggio dedicato ai giovani talenti. Su Ardon Jashari, centrocampista svizzero nel mirino di diversi club, Tare ha sottolineato: «Ha tutto per essere un grande giocatore». Una frase che conferma l’attenzione del Milan verso il futuro e la volontà di costruire un progetto che unisca esperienza e prospettiva.

In definitiva, l’intervista mette in evidenza l’entusiasmo e la determinazione di Tare nel voler consolidare il Milan ai vertici, con scelte mirate e un impegno che lui stesso ha definito un «obbligo spirituale vincere con questo club ed essere parte della sua storia».

(fonte: Image Photo Agency/via Delta Pictures) – www.noimilan.it

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