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Ambrosini su Allegri e Leao: perché il Milan può lottare fino alla fine

Massimo Ambrosini analizza il Milan di Allegri e indica punti di forza e limiti dei rossoneri nella corsa allo scudetto.
Il pareggio conquistato dal Milan a Torino ha lasciato aperto un dibattito tra tifosi e addetti ai lavori. Da un lato si parla della solidità mostrata dalla squadra, dall’altro dell’amarezza per le occasioni mancate che avrebbero potuto portare a un successo prezioso. Massimo Ambrosini, ex capitano rossonero e oggi voce tecnica di DAZN, ha offerto la sua lettura della situazione, sottolineando i progressi fatti dal gruppo sotto la guida di Massimiliano Allegri.
Ambrosini promuove la solidità difensiva e il lavoro di Allegri
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Ambrosini ha spiegato: «Mi è piaciuta perché ha un ottimo spirito e una notevole organizzazione. La conferma arriva dai gol subiti: l’ultimo su azione è stato la rovesciata di Bonazzoli alla prima giornata». Dati che rafforzano l’idea di una squadra più matura e difficile da scalfire. La difesa del Milan è oggi una delle più affidabili della Serie A, segnale di un’impronta netta lasciata dall’allenatore livornese.
Secondo Ambrosini, il centrocampo ha già raggiunto un livello elevato, mentre sugli esterni c’è margine di crescita. In avanti, l’integrazione tra Pulisic e Gimenez è stata apprezzata, anche se resta aperta la questione dell’adattamento di Rafa Leao come punta centrale.
Leao tra dubbi e potenzialità: la sfida per Allegri
Sul talento portoghese, Ambrosini ha ribadito che «tecnicamente non si discute, ma tatticamente deve lavorare, adattarsi». L’ex centrocampista ha parlato della necessità per Leao di mostrare maggiore predisposizione al sacrificio e cattiveria agonistica, pur riconoscendone le qualità straordinarie. La sfida per Allegri sarà quella di trovare il modo di valorizzare al massimo un giocatore dal potenziale immenso.
In chiusura, Ambrosini ha tracciato la sua prospettiva per il campionato: «Con questo spirito e senza infortuni agli elementi chiave, può lottare fino alla fine», anche se ha sottolineato come Inter e Napoli restino avversarie molto competitive. Un giudizio che conferma le ambizioni rossonere, ma richiama alla concretezza necessaria per restare fino all’ultimo nella corsa allo scudetto.

