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Lewandowski al Milan, l’ipotesi prende forza: segnali, contatti e il ruolo di Ibra

Robert Lewandowski in campo con la maglia del Barcellona durante una partita di Liga

Il Milan valuta seriamente Robert Lewandowski: contatti avviati, ingaggio da gestire, Champions come chiave e sostegno totale di Ibrahimovic. Un’operazione ambiziosa che può cambiare il futuro rossonero.

Un nome simbolo del calcio europeo riaccende l’immaginazione del mondo rossonero. Robert Lewandowski è un obiettivo osservato con attenzione dal Milan, mentre il Barcellona si avvicina alla fine del rapporto con il centravanti polacco. Il contratto scadrà nel giugno 2026 e il club catalano, frenato da limiti imposti dal Fair Play finanziario, non potrà sostenere uno stipendio da circa 40 milioni lordi. Una prospettiva che apre spiragli inattesi per società pronte a offrire una nuova sfida a uno dei migliori attaccanti dell’ultimo decennio. Il polacco non ha ceduto alla proposta del Fenerbahce e non valuta un trasferimento immediato, desidera però restare al vertice finché il fisico lo permetterà.

In un’intervista a TVP Sport, Lewandowski ha dichiarato: «A breve sarò pronto a decidere quale direzione prendere. Valuterò tutte le opzioni. Non so dove sarò o cosa vorrò fare tra qualche mese». Parole che hanno toccato la sensibilità dei tifosi milanisti, desiderosi di un profilo capace di alzare il livello tecnico con effetto immediato, come accadde con Zlatan Ibrahimovic nel 2020 e con Luka Modric la scorsa estate. L’addio al Barcellona non è imminente, ma il percorso verso l’estate 2026 sarà segnato da molte valutazioni, prima fra tutte la sostenibilità economica del trasferimento.

La visione rossonera e la strategia costruita da Tare

Secondo diverse fonti, tra cui Sky Sport Germania e Sky Sport CH, il Milan studia una possibile apertura verso Lewandowski, attratto dall’idea di inserire un leader internazionale in grado di accelerare la crescita del gruppo allenato da Max Allegri. All’interno della società esiste la convinzione che l’età non debba rappresentare una barriera. L’obiettivo è ripetere un’operazione in stile Modric: un campione pronto, utile come riferimento tecnico e mentale. Il progetto guidato da Igli Tare ruota intorno a una ricostruzione misurata, con investimenti mirati e identità chiara.

Per rendere credibile l’operazione servirà una qualificazione in Champions League. La massima competizione europea rappresenta una condizione essenziale, non solo per attrarre un fuoriclasse come Lewandowski, ma anche per sostenere economicamente un ingaggio che oggi raggiunge 20 milioni netti. Tare ha iniziato contatti preliminari con Pini Zahavi, agente del polacco e figura con rapporti consolidati con l’area rossonera. La scorsa estate, lo stesso Zahavi ha gestito l’arrivo di Nkunku dal Chelsea, un precedente che favorisce un clima di fiducia. Le prossime settimane offriranno un quadro più chiaro sulla distanza tra domanda del giocatore e possibilità rossonere.

Il vero punto critico resta la concorrenza araba, pronta a garantire cifre superiori a quelle percepite a Barcellona. Il Milan punta invece su un progetto tecnico forte, su una piazza storica e su un ruolo centrale all’interno della squadra. In questo senso, le parole e le azioni future di Lewandowski faranno la differenza.

Il ruolo di Ibrahimovic e la prospettiva di un colpo epocale

All’interno della società esiste un sostenitore convinto di questa operazione: Zlatan Ibrahimovic, oggi consigliere di RedBird e figura chiave nello sviluppo sportivo del club. Per Ibra, Lewandowski possiede una mentalità ideale per guidare un gruppo giovane e per accelerare un percorso già avviato. Il paragone con il suo ritorno nel 2020 non è casuale: allora il Milan trovò nuova energia, cambiò ritmo e ritrovò ambizioni perdute.

La presenza di Ibrahimovic, unita alla reputazione globale del Milan, potrebbe diventare un’arma determinante. La società rossonera considera Lewandowski un profilo in grado di garantire immediatezza, forza mentale e alto impatto nei momenti chiave. L’idea di vederlo a San Siro non è più una fantasia fuori controllo, anche se la strada resta lunga e densa di incognite economiche. Il tempo giocherà un ruolo decisivo: l’inizio del 2026 potrebbe già definire quali porte resteranno aperte.

Robert Lewandowski applaude i tifosi durante Bayern Monaco-Porto di Champions League, aprile 2015.
Robert Lewandowski durante Bayern Monaco-Porto di Champions League dell’aprile 2015, mentre applaude i tifosi (fonte: Image Photo Agency/via Delta Pictures) – www.noimilan.it

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