Calciomercato
Alta tensione tra Milan e Bruges per Jashari: non è solo una questione economica

In un’estate di trattative e strategie, il Milan si trova di fronte a un ostacolo inaspettato riguardo l’acquisizione di Ardon Jashari. Mentre i rossoneri cercano di rafforzare il centrocampo, la strada verso il talento svizzero si rivela più tortuosa del previsto. Il giovane, desideroso di unirsi alla squadra di Stefano Pioli, vede il suo sogno momentaneamente bloccato da una resistenza inattesa. La vicenda si arricchisce di nuovi dettagli grazie alle parole dell’esperto Alfredo Pedullà, che gettano luce sulle relazioni tese tra le parti coinvolte.
Pedullà ha recentemente dichiarato che il problema non risiede esclusivamente nelle cifre della trattativa. Secondo quanto riportato, il Bruges avrebbe preso una posizione rigida non tanto per una questione economica, ma per una questione di principio. «Loro ce l’hanno col Milan e ci sono rimasti male perché hanno ipnotizzato il ragazzo», ha affermato Pedullà, suggerendo che il club belga si sia sentito in qualche modo offeso dall’approccio del Milan nei confronti del giocatore. Jashari, da parte sua, non nasconde il desiderio di vestire la maglia rossonera, ma il suo entusiasmo è visto come un elemento di pressione che il Bruges non ha intenzione di assecondare facilmente.
Il Milan, dal canto suo, deve ora trovare una via per superare l’impasse e convincere il Bruges a lasciar partire il centrocampista. Il club belga, se non fosse per i recenti sviluppi relazionali, avrebbe già aperto le porte a un trasferimento. La situazione rimane in bilico, con i dirigenti rossoneri chiamati a una delicata opera diplomatica per sbloccare la trattativa. In un mercato che non concede pause, il Milan dovrà muoversi con cautela per non compromettere un’operazione che potrebbe rivelarsi cruciale per le ambizioni future della squadra.

