Calciomercato
La cessione di Theo Hernandez spiegata da Tare

Alla prima vera uscita pubblica da dirigente del Milan, Igli Tare ha messo subito sul tavolo un tema pesante, delicato, che tocca il cuore dei tifosi. Parole nette, tono misurato ma fermo. Il Milan apre al cambiamento, anche doloroso, per costruire una nuova identità. Nessuno sconti, nemmeno quando si tratta di giocatori simbolo del recente passato.
Theo Hernandez è pronto a salutare Milano. L’addio non è ancora formalizzato, ma la direzione è chiara: «Tutte queste valutazioni partono anche da una volontà da parte sua di cercare una nuova esperienza, e noi l’abbiamo accolta come una cosa normale», ha detto Tare durante il media briefing di ieri a Casa Milan. Il nuovo ds rossonero ha lasciato intendere che la separazione è frutto di un’intesa. Il club ha preso atto della posizione del terzino e sta lavorando in quella direzione. Non c’è rottura, solo la consapevolezza di un ciclo che si chiude: «Le qualità di Theo non sono messe in discussione nemmeno da me. È un giocatore che ha dato tanto per questa società e per questa maglia». Parole di rispetto, ma anche di distacco. La nuova gestione, con Tare e il nuovo allenatore, Max Allegri, ha scelto di non opporsi.
Sulle tempistiche, il direttore sportivo ha frenato ogni previsione affrettata: «La cessione non è ancora definita. Capisco la vostra necessità di scrivere, ma a volte indirizzate le trattative che cambiano ora dopo ora». Il messaggio è doppio: da una parte conferma l’intenzione di muoversi, dall’altra rivendica il diritto del club a gestire ogni dettaglio senza pressioni esterne. Il Milan si prepara a voltare pagina anche a sinistra. Una cessione pesante, forse inevitabile, che apre spazio a un nuovo tassello nel mosaico del futuro.

