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Per Albertini il Milan con Modric è da scudetto

Demetrio Albertini analizza sulla Gazzetta dello Sport il Milan di Allegri, le ambizioni scudetto e il peso di Modric in mezzo al campo.
Demetrio Albertini va dritto al punto. L’ex centrocampista rossonero chiede al Milan di alzare l’asticella e puntare allo scudetto. Nessuna scusa, nessuna via di mezzo: indossare quella maglia significa competere per il massimo traguardo. L’analisi dell’ex regista sulle colonne della Gazzetta dello Sport tocca anche il lavoro di Allegri, capace di dare solidità già nelle prime uscite, con i successi ottenuti contro Bologna e Udinese a fare da conferma. Per Albertini, centrocampo e guida tecnica sono i veri punti di forza di questa squadra.
Albertini sullo scudetto e sulla solidità della squadra di Allegri
Intervistato dalla rosea, Albertini ha commentato: «Il Milan non può, ma deve lottare per lo scudetto. Quando indossi la maglia rossonera sei obbligato a puntare al massimo, anche per capire l’anno dopo cosa ti manca». Le prime uscite stagionali hanno restituito una formazione con idee chiare. Il centrocampo viene considerato da Albertini tra i migliori della Serie A, alla pari con quello del Napoli. Su Allegri ha aggiunto: «Lui sa come si vince e come si costruisce qualcosa. Se hai un gruppo solido, che ti segue e lavora bene, trasmettere il proprio credo tattico è più facile». Per l’ex metronomo rossonero, l’unica incognita riguarda il reparto offensivo, dove mancherebbe un pizzico di qualità in più.
Luka Modric e Adrien Rabiot, i due uomini chiave per equilibrio ed esperienza
Albertini ha sottolineato l’impatto del fuoriclasse croato: «Modric ha dato tranquillità e serenità al gruppo. Solo un grande campione in quel ruolo riesce a far rendere i compagni di più». Il paragone con Pirlo, secondo l’ex centrocampista, regge bene. Con Modric davanti alla difesa il Milan ha trovato un riferimento tecnico in grado di fare la differenza, pur senza chiedergli sforzi fisici da ventenne. Importante anche il giudizio su Rabiot: «Me lo aspettavo subito così decisivo perché conosce Allegri e parla la sua stessa lingua calcistica». La presenza del francese ha rinforzato la fase difensiva, proteggendo la retroguardia e aumentando la stabilità complessiva. Secondo Albertini, il Milan ha già raggiunto un equilibrio che può permettere di sognare in grande.

