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Il Milan vince lo scudetto solo a una condizione: Sandro Sabatini divide i tifosi

Il Milan vince e convince, ma Sandro Sabatini solleva dubbi sulla reale possibilità che i rossoneri vincano lo scudetto.
Il Milan continua a macinare punti, ma i giudizi si dividono. Il momento positivo dei rossoneri non nasconde le difficoltà strutturali, soprattutto in attacco, dove manca ancora un punto di riferimento affidabile. Il rendimento è buono, ma non tutto convince, come sottolineato dal giornalista Sandro Sabatini durante l’ultima puntata di Pressing. L’assenza di Rafael Leao pesa, ma la squadra tiene il passo grazie a un sistema di gioco sempre più efficace.
Nel frattempo, i nuovi innesti a centrocampo continuano a far discutere, soprattutto per le dinamiche che ne hanno favorito l’arrivo. Il volto del Milan 2025 sta cambiando, ma resta ancora molto da dimostrare, soprattutto se l’obiettivo è restare agganciati ai vertici.
Sabatini: «Senza Allegri non penso che Rabiot sarebbe ora al Milan»
Tra i temi più caldi affrontati da Sabatini c’è la presenza in rossonero di Adrien Rabiot, trasferimento che per il giornalista non sarebbe avvenuto senza l’influenza di Massimiliano Allegri: «Senza Allegri non penso che Rabiot sarebbe ora al Milan. Su Modric non lo so sinceramente», ha dichiarato senza giri di parole. L’asse Allegri-Milan, dopo anni di distanza, sembra aver lasciato ancora qualche traccia. Una stoccata che riaccende il dibattito sulle scelte dirigenziali e sull’impronta lasciata da tecnici anche fuori dal campo.
Sabatini ha poi parlato del rapporto tra l’opinione pubblica e Allegri stesso: «Se si parla del carro di Allegri, noto da un po’ un riposizionamento. Tanti adesso chiedono il biglietto per salire. Ora c’è ipocrisia generalizzata». Una frecciata netta a chi ha cambiato atteggiamento nei confronti dell’ex tecnico della Juventus, ora libero da impegni e accostato a diverse panchine.
Il Milan convince a metà: assenze pesanti e dubbi sull’attacco
L’assenza di Leao, ancora ai box, non ha fermato il Milan, che ha ottenuto risultati convincenti nonostante un attacco giudicato da Sabatini come poco incisivo: «Il centravanti è l’anello debole di questa squadra». Una valutazione chiara, che fa riflettere sul futuro offensivo del club e sull’urgenza di trovare un’alternativa solida in avanti.
Sul fronte obiettivi stagionali, infine, Sabatini ha tracciato una linea precisa: «Per me il Milan è da Scudetto se lo perdono Inter e Napoli, sennò no». Una considerazione che ridimensiona l’entusiasmo e riporta l’attenzione su una rosa ancora incompleta, nonostante gli investimenti.

