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Milan, c’è un “problema Camarda”: ne parlano tutti

Il percorso di Francesco Camarda accende il dibattito: esperti divisi sulla crescita del talento rossonero.
Francesco Camarda, talento classe 2008 del Milan, continua a far discutere. La gestione della sua crescita è diventata un tema caldo. Con il suo fiuto del gol e la freschezza che lo ha reso popolare tra i tifosi rossoneri, oggi Francesco si trova in una fase delicata. Le scelte della società e dei tecnici non hanno ancora definito con chiarezza quale debba essere il percorso migliore per farlo maturare senza bruciare le tappe.
Michele Criscitiello attacca le scelte sul giovane bomber
Le parole più dure arrivano dal giornalista Michele Criscitiello, che nel podcast “Cose Scomode” ha lanciato un vero allarme: «Il calcio italiano sta bruciando Camarda, hanno sbagliato tutto». Secondo Criscitiello, l’attaccante è stato gestito con troppa fretta: «Dall’anno scorso che faceva questo povero attaccante, solo perché è un 2008 e doveva essere la stella del calcio italiano: l’hanno preso e buttato in Serie C, poi dalla C l’hanno passato in Primavera e poi un attimo in prima squadra al Milan. Poi l’hanno portato in un Lecce che ha bisogno di fare punti e non l’hanno messo al centro del progetto. Camarda ha bisogno di giocare».
Il giornalista ha proposto una soluzione netta: «A questo punto mandalo in Serie B come ha fatto Esposito. Lo mandi allo Spezia di turno, fa 7/8/10/12 gol e riesco con una valorizzazione diversa. Ma non è perché per forza un 2008 deve giocare nel Milan prima squadra oppure deve giocare per forza in Serie A, fategli fare un percorso pure a sto povero ragazzo. Camarda ha bisogno di giocare, e sono due anni che non lo fa».
Anche Carlo Pellegatti è preoccupato
Prima delle critiche di Criscitiello era arrivato l’allarme di Carlo Pellegatti, storica voce vicina al Milan. Sul suo canale YouTube aveva sottolineato il legame speciale con il giovane attaccante: «Camarda lo seguiamo sempre con affetto, il giocatore, il ragazzo solare e pieno di passione. Siamo particolarmente affezionati a lui, ma c’è anche preoccupazione».
Il giornalista aveva richiamato i dubbi sulla sua attuale gestione: «Temo che possa essere un’altra annata complicata per Camarda. Speriamo di no. L’importante è che tenga il suo fiuto del gol e la sua voglia. Ha bisogno di sentirsi forte». Parole che descrivono molto bene il clima attorno al giovane: un mix di speranza e timore, con la consapevolezza che il tempo giochi un ruolo cruciale.

