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Nuovo San Siro, il progetto: demolizione parziale e nuovo impianto da 71.500 posti

Dalla lunga attesa ai primi progetti, sei anni di rinvii e un puzzle sempre più complicato. Ieri l’ultima tappa decisiva: San Siro verrà demolito (ne rimarrà solo una parte) e nascerà un nuovo impianto all’avanguardia.
Sei anni di attese, ripartenze e tensioni politiche intorno a San Siro. Dal 2019, con i progetti “Cattedrale” e “Anelli”, fino alle recenti discussioni in Comune, terminate ieri pomeriggio, la questione dello stadio di Milano è rimasta un nodo irrisolto. Opposizioni di quartiere, vincoli architettonici, problemi di costi e continui ricorsi hanno bloccato il percorso. Nel frattempo, Inter e Milan hanno valutato alternative come Rozzano e San Donato, investendo milioni senza mai riuscire a superare definitivamente gli ostacoli.
L’avvicinarsi del vincolo storico sul secondo anello, previsto per il prossimo 10 novembre, ha accelerato ogni decisione. Ieri il Consiglio Comunale ha sciolto ogni dubbio: San Siro diventa ufficialmente il terreno sul quale nascerà la nuova casa del calcio milanese.
Inter e Milan acquistano l’area: il nuovo impianto sarà firmato Foster + Partners e Manica
Con la delibera finalmente approvata, l’area del Meazza viene ceduta a Inter e Milan per 197 milioni di euro. I club creeranno una società ad hoc per completare l’acquisto prima della scadenza fissata. Da quel momento prenderà forma il progetto firmato dagli studi Foster + Partners e Manica, che già avevano partecipato al bando del 2019.
Il comunicato congiunto spiega: “Il nuovo impianto, inserito in un progetto di rigenerazione urbana di circa 281mila mq, avrà una capienza di 71.500 posti e offrirà un’atmosfera senza eguali”. Due grandi anelli inclinati garantiranno visibilità ottimale da ogni settore, mentre l’intera struttura sarà accessibile a tutti, con spazi pensati per tifosi e famiglie. Attorno sorgeranno hotel da 350 camere, uffici, negozi, ristoranti e il museo congiunto delle due società.
Un investimento da 1,2 miliardi per un polo moderno, verde e multifunzionale
Il nuovo stadio sarà il fulcro di un investimento da 1,2 miliardi di euro. La prima fase, con lavori previsti dal 2027, porterà al completamento della nuova arena entro il 2030. La seconda fase, che si concluderà nel 2035, prevede la rifunzionalizzazione del Meazza con la demolizione di gran parte della struttura, mantenendo però una sezione della Curva Sud trasformata in museo.
Il masterplan immagina un quartiere vivo 365 giorni l’anno, con una fan zone permanente, una grande piazza centrale e un parco urbano integrato. Oltre al calcio, saranno protagonisti eventi culturali, attività sportive di comunità, spazi commerciali e un hub dedicato all’intrattenimento. Il progetto punta a generare oltre 16.000 nuovi posti di lavoro e un impatto economico annuo stimato in 3,1 miliardi di euro.
“Accessibilità, sostenibilità e innovazione” sono le linee guida indicate dai club. Il nuovo stadio diventerà un’icona architettonica, capace di coniugare memoria storica e modernità. Le luci del vecchio San Siro si avviano a spegnersi, ma per Milano si accende un futuro che promette di riportare la città al centro del calcio mondiale.

