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Calciomercato Milan, addio anticipato: Tare fiuta l’affare

Il cammino di Dusan Vlahovic a Torino si sta sviluppando tra momentum e contrasti. Arrivato da Firenze nel gennaio 2022 con grandi aspettative e un contratto importante fino al 2026, l’attaccante serbo ha vissuto stagioni altalenanti. Gli stipendi elevati e le politiche finanziarie del club hanno reso il suo ingaggio un tema caldo per la gestione della squadra. Nonostante la pressione e le difficoltà iniziali, Vlahovic ha dimostrato di avere qualità, ma il suo ruolo nel futuro della Juventus resta sottoposto a valutazioni strategiche.
La Juventus valuta il mercato di gennaio come occasione decisiva per Vlahovic
Il club sta guardando alla finestra di mercato invernale come possibile momento per intervenire. Le parole di Giorgio Chiellini chiariscono la posizione ufficiale: «E’ molto semplice: sarà un giocatore della Juve fino al 30 giugno 2026. Quello che si legge in questi giorni per noi è surreale. Entriamo subito decisi: Vlahovic non si muove, è un giocatore importante della Juve». Ciononostante, l’eventuale offerta giusta potrebbe far cambiare idea alla società, considerando la abbondanza di attaccanti a disposizione di Tudor, tra Jonathan David e Openda, e la difficoltà di schierare più di una prima punta alla volta. L’ipotesi di monetizzare a gennaio o di perderlo a parametro zero in estate rende il mercato un momento critico e opportunistico per la Juventus.
Le prestazioni recenti di Vlahovic confermano la sua importanza ma mantengono la complessità dei conti
Sul campo, Vlahovic ha risposto con 4 gol in sei partite, tutte da subentrante, dimostrando di poter fare la differenza anche quando non parte titolare. I fischi iniziali allo Stadium e la voglia di riscattarsi hanno inciso sul suo rendimento, e oggi rappresenta un asset tecnico rilevante per la squadra. Nonostante ciò, il suo ingaggio resta un macigno per i conti bianconeri, e il futuro potrebbe passare ancora per decisioni di mercato precise e mirate, con il Bayern Monaco e altri top club pronti a osservare attentamente la situazione. Il Milan resta un’opzione come durante l’estate, ma è un affare complicato per via dei suoi costi di ingaggio.

