News
Milan news, la rivelazione dell’ex due anni dopo: “Poco feeling con Pioli”

La carriera di Sergiño Dest ha vissuto picchi e cadute brucianti in pochi anni. Dopo il debutto ad alti livelli, il terzino statunitense è stato accolto con entusiasmo al Barcellona e poi al Milan, dove però non è riuscito a lasciare il segno. Il percorso è stato complicato, segnato da scelte difficili e dal peso di un infortunio grave al crociato. Oggi, però, il presente racconta una storia diversa, quella di un calciatore che ha ritrovato ritmo, fiducia e ambizione.
Dest sogna un ritorno in un grande club internazionale, con un pensiero speciale per l’Italia
Al Psv, Dest ha ritrovato brillantezza e continuità: 2 gol e 3 assist in 8 partite lo hanno riportato al centro della scena. L’ex rossonero non nasconde i suoi obiettivi futuri: «Ho tre sogni, semplici: vincere di nuovo il campionato con il Psv per la terza volta consecutiva, fare un buon Mondiale nel 2026 e tornare in un altro grande club internazionale, magari italiano». Una dichiarazione che riapre anche un legame con Milano, città che lo ha segnato nonostante l’esperienza complicata. «Può essere, Milano è una città fantastica, spero di tornarci un giorno».
Il passaggio al Milan, nell’estate 2022, fu rapido e inatteso: «Era il 1° settembre, ultimo giorno di calciomercato. Il Barcellona voleva prestarmi, avevo 21 anni e cercavo un club di alto livello. La trattativa col Milan è stata un lampo, ringrazio Maldini e Massara per la fiducia».
L’esperienza rossonera tra difficoltà, lezioni di vita e un legame rimasto intatto
Il bilancio in rossonero resta limitato: 14 presenze complessive e appena tre da titolare. Ma Dest non rinnega nulla: «Nessun rimpianto. Mi sono divertito tanto al Milan nonostante tutto e ho imparato una grande lezione da uomini come Maldini, Massara, Leao e Ibrahimovic: non bisogna mai mollare». Sincero anche nell’ammettere i limiti di quel periodo: «Il posto sbagliato, al momento sbagliato. Io non ero al top della condizione, specie perché venivo da una situazione complicata a Barcellona».
Il rapporto con Pioli non è mai degenerato, ma non ha portato alle opportunità che il giocatore sperava: «Il rapporto è sempre stato buono, con feeling intendo che avrei sperato di giocare di più onestamente. Ci tengo a dire che non ho mai avuto problemi con lui, è una brava persona. Ha fatto delle scelte e le rispetto».
Oggi il terzino guarda avanti, con la voglia di trasformare le difficoltà in punti di forza. Il sogno italiano non è accantonato, e la sua nuova energia potrebbe riportarlo presto nel calcio che conta.

