News
Allegri, Leao, Modric: tutte le dichiarazioni di Ibrahimovic al Festival dello Sport

Zlatan Ibrahimovic non ha mai nascosto le sue opinioni, e nel suo intervento al Festival dello Sport di Trento ha parlato del Milan attuale, del rapporto con Allegri e di come si vive lo spogliatoio rossonero. L’ex attaccante ha offerto uno sguardo dettagliato su dinamiche interne e sul modo in cui la squadra gestisce pressioni e aspettative, rivelando elementi che spiegano la coesione e i risultati ottenuti fino a questo momento.
Allegri e il mix vincente tra esperienza e giovani talenti
Ibrahimovic ha spiegato la sua visione su Massimiliano Allegri e sulla squadra: «Stanno andando bene. Quest’estate è arrivato Allegri, che è un allenatore vincente. Ha portato esperienza, equilibrio. Poi quando vinci lo spirito è sempre al top. Stanno tutti uniti per fare il meglio possibile». Sulla gestione del gruppo ha aggiunto: «Io lo ho avuto come allenatore. Tutto quello che facciamo lo facciamo per i risultati. Finché il Milan vince, le critiche si allontanano. Se non vinci le critiche si avvicinano, soprattutto quando giochi in un club come il Milan».
Il campione ha anche affrontato i momenti di tensione con Allegri, precisando che i contrasti sono normali tra personalità forti: «Una volta a Londra contro l’Arsenal tutti ricordano. Quando hai due mentalità vincenti non è sempre amore o abbracci, c’è anche un’altra parte di queste situazioni». Ibra ha poi sottolineato il rispetto reciproco nello spogliatoio: «Dopo Juve-Milan ero dentro lo spogliatoio, sto vicino alla squadra. Il Milan è come una famiglia. Facciamo tutto insieme: perdiamo e vinciamo insieme».
Leao e i fenomeni che fanno la differenza
Ibrahimovic ha spostato l’attenzione sui talenti giovani, in particolare su Rafael Leao: «Se non si parla di lui, non sarebbe uno dei più forti. Quando abbiamo vinto lo Scudetto, per me lo ha vinto da solo. Faceva la differenza. La squadra stava dietro a questo fenomeno». Il giudizio è netto: Leao è chiamato a confermare il suo talento ogni partita, ma la fiducia resta totale. «Chiediamo tanto da lui perché ha questa magia che ogni volta che fa qualcosa… quando non fa queste cose partono le critiche. Lo aspettiamo perché è uno dei più forti al mondo».
Ibra ha concluso parlando dei leader in campo, citando Modrić come esempio: «Modrić è un maestro. Non gioca a calcio, lui è il calcio. Devi solo fare la guida. Lui è molto più leader in campo. Un giocatore però non fa la differenza da solo e questa squadra è ben equilibrata». La combinazione di esperienza, talento e mentalità vincente, secondo Zlatan, è ciò che mantiene il Milan competitivo in tutte le competizioni.

