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Milan news, clamoroso Maignan: dichiarazioni contro la scelta di Furlani

Maignan incita i compagni battendo le mani in campo durante una partita del Milan

Mike Maignan si schiera con Rabiot contro Milan-Como in Australia: «Si pensa solo ai soldi». Una critica che tocca anche il CEO rossonero Giorgio Furlani, protagonista dell’accordo per portare la Serie A a Perth.

Mike Maignan ha scosso il mondo rossonero con una presa di posizione netta. Durante la conferenza stampa della vigilia di Francia-Islanda, il portiere del Milan ha parlato della scelta di far disputare Milan-Como di Serie A a Perth, in Australia, esprimendo totale disappunto. «Sono totalmente d’accordo con Adrien Rabiot. Non capisco perché giochiamo all’estero. Oggi si dimenticano molte cose, si pensa molto all’aspetto finanziario. È una partita del campionato italiano, non capisco perché si giochi all’estero. Inoltre, avremmo dovuto giocare in casa, quindi perdiamo una partita casalinga. I nostri obiettivi sono ambiziosi, non bisogna lasciare nulla al caso», ha dichiarato il numero uno francese.

Parole che pesano, non solo per il loro contenuto ma per il momento in cui arrivano. Il Milan, in piena corsa per lo scudetto, si prepara a un viaggio intercontinentale che molti nello spogliatoio considerano inutile e dannoso. Maignan lo ha detto apertamente: la priorità dovrebbe essere la competizione sportiva, non il marketing.

Una critica che colpisce anche il Milan

Il punto più interessante delle parole di Maignan è il destinatario implicito. Perché l’operazione Perth non è solo un progetto della Lega Serie A, ma anche una mossa voluta dal CEO del Milan, Giorgio Furlani, che ha operato attivamente per far giocare la partita in Australia. Una decisione presa per rafforzare il brand rossonero nel mercato asiatico e oceanico, ma che rischia di incrinare i rapporti interni tra dirigenza e squadra.

Nel gruppo milanista non tutti condividono la linea della società. C’è chi ritiene che la trasferta a 14mila chilometri, a stagione in corso, possa compromettere la tenuta fisica e mentale della squadra. Rabiot aveva definito l’idea «una follia», e Maignan, pur scegliendo parole più sobrie, ne ha ripreso la sostanza. Le sue dichiarazioni suonano come una frecciata indiretta verso la dirigenza, e in particolare verso Furlani.

Nel frattempo, l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha replicato duramente ai giocatori: «Dovrebbero avere rispetto dei soldi che guadagnano». Un commento che ha fatto infuriare l’Associazione Italiana Calciatori, intervenuta a difesa del diritto dei tesserati di esprimere opinioni su decisioni che incidono sulla loro professione.

Perth come simbolo di un calcio in bilico

La scelta di spostare una partita di campionato in Australia è il riflesso di un calcio che rincorre l’audience globale. Ma resta un interrogativo: a quale prezzo? Se il Milan dovesse tornare dall’Oceania stanco e con punti persi per strada, la decisione di Furlani e della Lega rischierebbe di trasformarsi in un boomerang.

Molti tifosi rossoneri hanno già espresso il proprio malcontento: per loro, il club sta sacrificando l’identità sportiva sull’altare del profitto. L’idea di perdere una gara casalinga a San Siro in cambio di 8-9 milioni di euro netti lascia più di un dubbio.

Persino tra i dirigenti di altre società filtra irritazione: portare due squadre italiane a giocare un turno ufficiale a Perth potrebbe alterare la regolarità del campionato. Maignan, con la sua franchezza, ha messo il dito nella piaga: il calcio italiano rischia di smarrire se stesso nel tentativo di vendersi al miglior offerente.

Un pensiero che trova eco nelle parole dello scrittore britannico Carole Matthews, citato da molti in queste ore: “Anche in quest’epoca in cui viaggiare è relativamente facile, l’Australia è ancora un posto maledettamente lontano”.

Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, osserva in alto allo stadio prima della partita
Il CEO del Milan Giorgio Furlani durante un pre-partita a bordocampo (fonte: Image Photo Agency/via Delta Pictures) – www.noimilan.it

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