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Stadio Milan, avrà un muro (rossonero) come a Dortmund

Il progetto del nuovo stadio di Milan e Inter da 71.500 posti prende forma: spalti inclinati a 37°, eventi musicali internazionali e attesa per il rogito di San Siro prima del 10 novembre.
Il futuro calcistico di Milano si muove verso una svolta storica. In attesa del rogito per l’acquisto di San Siro e delle aree circostanti, previsto entro il 10 novembre, continuano ad arrivare dettagli sul progetto del nuovo impianto condiviso da Milan e Inter. L’obiettivo è chiaro: creare uno stadio moderno da 71.500 posti, pensato per unire efficienza, spettacolo e sostenibilità. Se il passaggio di proprietà non dovesse avvenire entro quella data, scatterebbe il vincolo della Soprintendenza sul secondo anello del Meazza, un fattore che potrebbe rallentare i tempi.
Secondo le ultime anticipazioni, il documento tecnico descrittivo del progetto offre uno sguardo preciso sulle caratteristiche dell’arena. La pendenza delle tribune sarà di 37°, un’inclinazione che garantisce visibilità ottimale da ogni settore e un impatto visivo intenso. È la stessa inclinazione del terzo anello dell’attuale Meazza e della celebre Südtribüne del Borussia Dortmund, conosciuta in tutto il mondo come il Muro Giallo. Una scelta che punta a esaltare la partecipazione dei tifosi e a mantenere il carattere passionale che contraddistingue il tifo milanese.
Un impianto pensato per vivere tutto l’anno
Il nuovo stadio non sarà soltanto una casa per le partite di Serie A e delle coppe europee. Il progetto si espande in una direzione più ampia, con l’obiettivo di creare un polo di intrattenimento polifunzionale. Dalla documentazione emerge infatti un numero significativo: 20 concerti ogni anno, di cui 12 internazionali e 8 nazionali. Una pianificazione che renderebbe l’impianto un punto di riferimento anche per i grandi eventi musicali, capace di ospitare artisti di livello mondiale e di attrarre pubblico da tutto il Paese.
Questo approccio risponde a una logica economica precisa: massimizzare l’utilizzo dell’arena oltre il calcio, sul modello dei grandi stadi europei come il Tottenham Hotspur Stadium o l’Allianz Arena. L’obiettivo è garantire una gestione sostenibile e redditizia, capace di valorizzare gli investimenti di Milan e Inter. L’impianto, inoltre, sarà dotato di spazi commerciali, aree ristorazione e zone dedicate ai tifosi, con un design pensato per coniugare comfort e tecnologia.
La tempistica, però, resta complessa: il completamento del nuovo stadio non è previsto prima del 2031. Una lunga attesa che servirà a garantire uno standard architettonico e funzionale all’altezza delle aspettative di due club storici e dei loro milioni di tifosi nel mondo.
Un’eredità da preservare e un futuro da costruire
Il progetto di Milan e Inter si colloca in un momento cruciale per la città. Il Meazza, simbolo di decenni di storia calcistica, è al centro di un delicato equilibrio tra memoria e innovazione. Da un lato, la necessità di mantenere viva l’eredità sportiva e culturale di San Siro; dall’altro, l’esigenza di modernizzare l’esperienza del pubblico e di garantire nuove fonti di ricavo per i club.
La partita istituzionale non è meno complessa di quella sul campo. La Farnesina e la Città Metropolitana di Milano dovranno valutare le implicazioni del vincolo architettonico e la possibilità di conciliare la tutela del monumento con la realizzazione del nuovo impianto. In attesa delle firme sul rogito, Milan e Inter continuano a lavorare su piani operativi e partnership per accelerare i tempi una volta ottenuto il via libera definitivo.
Il nuovo stadio da 71.500 posti si candida così a diventare un simbolo della Milano sportiva del futuro: un’arena moderna, sostenibile e vibrante, pronta a ospitare non solo calcio, ma anche spettacolo, cultura e musica. Un progetto che unisce tradizione e ambizione, con un obiettivo preciso: fare di Milano una capitale sportiva ed europea anche fuori dal rettangolo verde.

