Chiaramente, dopo una stagione del genere, tutti i componenti dell'ambiente rossonero si devono sentire in esame, esclusi i tifosi ovviamente. Il problema più grande è stato senza dubbio il grande caos societario: la sensazione è che nel Milan non sia chiaro chi comandi tra Cardinale e il vecchio proprietario Elliott, con le scelte che sono prese in ritardo anche a causa di questo dualismo. Inoltre, anche la squadra dirigenziale è tutto tranne che coesa: la faida interna tra Furlani e Ibrahimovic ha rallentato tantissimo la decisione sul nuovo direttore sportivo che, infatti, non è ancora arrivata.

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Milan, chi paga ora il conto? In estate cessioni e rivoluzione