Nel calcio le sliding doors non si contano, ma quella di Francesco Acerbi ha un peso diverso. Nell’estate 2012, il difensore arriva al Milan con grandi aspettative, ma la realtà si trasforma presto in un incubo. Il dolore per la perdita del padre, l’assenza di motivazioni, il crollo emotivo. «Mi sono messo a bere. Bevevo di tutto», raccontò nel 2019 a la Repubblica. Un’involuzione improvvisa, dentro e fuori dal campo. «Ero al Milan, ma non sapevo più giocare». La parentesi in rossonero dura poco. Viene aggregato al Genoa, passa al Chievo, poi la ripartenza nelle fila del Sassuolo. Stagione 2013/2014.

Ci hanno confermato che sì, il Milan tratta col Real
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