Che qualcosa non funzioni in Serie A lo hanno confermato due episodi registrati nell'ultima giornata. Il primo ha riguardato Francesco Acerbi, difensore dell'Inter, ed è finito sulle pagine di tutti i principali quotidiani sportivi europei (per l'Italia è stata l'ennesima figuraccia). Partiamo da qui: durante il big match di San Siro Inter-Napoli, Acerbi ha dato del “negro” al difensore dei partenopei Juan Jesus («sei solo un negro», la frase incriminata) ma secondo il Giudice Sportivo non ci sono prove che il brasiliano sia stato vittima di insulti razzisti. Eppure, aggiungiamo noi, le immagini dell'azzurro che va a lamentarsi con l'arbitro, il Signor Federico La Penna, indicando la patch incollata sul braccio “Keep Racism Out” sono state sin da subito chiarissime. Acerbi rischiava fino a dieci giornate di squalifica e invece, pulito e sereno, lunedì sera sarà regolarmente in campo nella sfida che l'Inter di Simone Inzaghi giocherà al Meazza contro l'Empoli. 

Juan Jesus e Acerbi

Theo e l'esultanza sbagliata

Il secondo episodio dell'ultimo turno di campionato che ha lasciato strascichi polemici ha come protagonista invece il rossonero Theo Hernandez. Il Milan sabato sera sarà di scena all'Artemio Franchi contro la Fiorentina e in campo non potrà schierare il terzino francese, fermo per un turno di squalifica. Lo stop è nato dall'ammonizione che l'ex Real Madrid, sotto diffida, ha rimediato sul campo del Verona. Una sanzione assurda, nata a causa di un diverbio con la panchina della squadra di casa. Il tecnico dell'Hellas Marco Baroni e il team manager del club avevano valutato l'esultanza di Theo seguita al gol dell'1-0 come provocatoria nei confronti del pubblico del Bentegodi. Una “traduzione” sbagliata, in quanto Theo già in passato ha più volte esultato proprio in quella maniera: braccia larghe e smorfia sul volto. L'arbitro, Maurizio Mariani, ha però ritenuto corretto punire la reazione del terzino, che rivolgendosi allo staff tecnico dei clivensi si era difeso portando la mano alla bocca come per mettere a tacere qualcuno. 

Paga solo il Milan…

In conclusione, quindi, nella prossima giornata di Serie A sarà regolarmente in campo un giocatore - Acerbi - che nell'ultimo turno ha pronunciato un insulto razzista verso un avversario, mentre un suo collega - Theo Hernandez - sarà costretto a restare sul divano di casa a tifare i proprio compagni reo di aver sbagliato esultanza e reazione. E proprio vero: siamo il campionato più comico del pianeta.

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