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Milan, addio vicino a Origi: la risoluzione del contratto è a un passo

Origi contro Lucumi in Bologna-Milan di campionato Serie A

Divock Origi verso l’addio al Milan: il club rossonero lavora alla risoluzione del contratto. Risparmio di otto mensilità per un ingaggio pesantissimo.

L’estate successiva al trionfo del 2022 aveva portato entusiasmo e aspettative altissime. Tra gli acquisti spiccava Divock Origi, attaccante belga reduce dall’esperienza al Liverpool e arrivato a parametro zero per garantire gol e profondità offensiva. In realtà, la sua avventura rossonera si è rivelata breve e poco incisiva. Origi ha vissuto una sola stagione in rossonero, segnata da infortuni e prestazioni deludenti, prima di trasferirsi in prestito al Nottingham Forest. In Premier League non è riuscito a rilanciarsi, collezionando poche presenze senza lasciare traccia.

Il ritorno a Milano, nell’estate del 2024, ha segnato di fatto la sua uscita dal progetto tecnico. La società ha deciso di inserirlo nella lista dei calciatori in uscita, ma senza offerte concrete il belga è rimasto a libro paga. Con un ingaggio da 4 milioni netti a stagione, il peso economico del suo contratto è diventato un tema cruciale per la dirigenza.

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Il nodo ingaggio e le difficoltà di cessione

Oggi Origi si trova nell’ultimo anno di contratto con il Milan. Il suo stipendio supera quello di giocatori come Rabiot e Modric, un dato che ha acceso il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori. Un ingaggio così elevato ha reso complicata ogni trattativa di trasferimento, frenando l’interesse di club europei e limitando le possibilità di una soluzione rapida.

La situazione ha costretto la dirigenza rossonera a valutare strade alternative. La Gazzetta dello Sport ha riportato che la risoluzione consensuale è vicina: “Origi, ora è davvero finita. La risoluzione è a un passo”. Questa formula permetterebbe al Milan di liberarsi di un contratto pesante e risparmiare circa otto mensilità. Un risultato importante per il bilancio, seppur tardivo rispetto alle aspettative di inizio estate.

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Origi-Milan, siamo ai titoli di coda

Per il club di via Aldo Rossi, l’uscita del belga rappresenta la chiusura di un capitolo mai davvero iniziato. Origi non è riuscito a incidere né in Serie A né in Premier League, diventando un caso scomodo dal punto di vista gestionale. La risoluzione, ormai vicina, consente alla società di concentrare le risorse su altri obiettivi, sia in ottica di mercato sia nella pianificazione economica.

Il Milan punta a consolidare una rosa più snella, competitiva e sostenibile. L’uscita di Origi va proprio in questa direzione: un ingaggio liberato che apre nuove prospettive in chiave futura. Per il giocatore si tratta invece di una nuova occasione per ripartire altrove, con la necessità di ritrovare motivazioni e minuti in campo. L’addio tra Origi e il Milan è ormai scritto, un epilogo che chiude definitivamente un’avventura mai decollata.

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Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, osserva in alto allo stadio prima della partita
Il CEO del Milan Giorgio Furlani durante un pre-partita a bordocampo (fonte: Image Photo Agency/via Delta Pictures) – www.noimilan.it

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