Dal coro partito all'esterno di Casa Milan sabato pomeriggio fino alla tempesta social che ha travolto i profili ufficiali del Club, il nome di Paolo Maldini continua a vibrare tra le mura rossonere, due anni dopo il suo addio. I tifosi, stanchi e disillusi, hanno scelto un linguaggio chiaro: “Maldini” è diventato simbolo di un’identità perduta. I commenti si assomigliano, le gif scorrono a ripetizione, lo scontento si fa massa. Un grido collettivo contro una proprietà e una dirigenza percepite sempre più distanti, in una stagione (appena conclusa) segnata da promesse mancate e comunicazione opaca.

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