La carta d’identità dice 1985, ma il rendimento racconta un’altra storia. Modric ha chiuso la sua ultima annata al Real Madrid con una continuità sorprendente: 57 partite giocate, una presenza costante nelle rotazioni di Ancelotti e un impatto ancora visibile nelle due fasi. Non è più il regista totale dei giorni migliori, ma resta un centrocampista in grado di leggere il gioco con lucidità e agire da metronomo nei momenti cruciali. Il Milan lo considera una risorsa tecnica ma soprattutto un acceleratore di mentalità: esperienza, visione e una naturale autorevolezza che può alzare il livello dell’intero gruppo.

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