Nel pieno della riorganizzazione interna, tra la scelta del nuovo direttore sportivo e quella dell’allenatore del futuro, il Milan ha già deciso: Jimenez sarà un punto fermo. Né i cambi in panchina né quelli dirigenziali metteranno in discussione questa certezza. La proprietà e chi oggi prende le decisioni hanno individuato nel giovane spagnolo uno dei volti simbolo del progetto tecnico da costruire. La crescita esponenziale, unita a una personalità fuori dal comune per l’età, ha convinto tutti. Non si tratta solo di potenziale, ma di rendimento concreto in partite decisive.

Il monito di Cardinale è diventato un boomerang: «Vogliamo davvero fare la fine dell'Inter?» Ora è il Milan a doversi guardare allo specchio
Da rimpianto rossonero a leader nerazzurro: la rinascita di Acerbi