DAZN pronta a portare in tribunale gli abbonati pirata: cosa succederà
La piattaforma streaming intende costituirsi parte civile nel processo contro i gestori della rete clandestina per ottenere un risarcimento dei danni subiti.
Dopo il recente blitz della Procura di Catania contro lo streaming illegale, DAZN si prepara a costituirsi parte civile nel processo penale contro i gestori della rete clandestina. L’obiettivo della piattaforma, che detiene i diritti della Serie A fino al 2029, è ottenere un risarcimento per i danni subiti in qualità di persona offesa. La piattaforma, nel commentare l’operazione, ha sottolineato come il supporto fornito alle autorità sia stato decisivo per il successo dell’indagine e ha anticipato ulteriori azioni legali contro i responsabili.
La strategia di DAZN si concentra principalmente sugli organizzatori della rete illegale, che attraverso “pezzotti” e app illecite hanno permesso la visione gratuita o a basso costo di eventi sportivi protetti da copyright. Questi soggetti rischiano non solo sanzioni penali, ma anche la confisca dei beni derivati dai profitti illeciti. La piattaforma mira a sfruttare al massimo il processo catanese, chiedendo alle autorità di identificare gli utenti coinvolti per colpire anche chi ha usufruito del servizio pirata.
DAZN non intende fermarsi ai grandi organizzatori, ma punta a un’azione diretta contro gli utenti che hanno guardato illegalmente le partite di Serie A e coppe europee. Grazie alle informazioni fornite dalla magistratura, la piattaforma potrebbe avviare una campagna legale contro un campione di abbonati illeciti, inviando multe significative per dissuadere altri potenziali utenti. In alternativa, DAZN preme per un intervento diretto della Guardia di Finanza, che potrebbe sanzionare gli utenti sulla base delle normative esistenti.
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