Gli sfottò rivolti al Milan durante i festeggiamenti dell'Inter non sono passati inosservati. Tra provocazioni e polemiche, un episodio in particolare ha fatto discutere parecchio sui social, quello dello striscione esposto dall'olandese Denzel Dumfries con il volto di Theo Hernandez ritratto nel corpo di un cane, al guinzaglio. L'esterno nerazzurro si è scusato per la provocazione («immagine inappropriata - ha detto - errore di giudizio da parte mia»), nel mentre però la Procura della FIGC ha aperto un fascicolo per violazione dell'articolo 4, quello che obbliga i tesserati a rispettare i principi di "correttezza, lealtà e probità”.

Balotelli e lo striscione di Dumfries contro Theo

A soffiare sul fuoco ci ha pensato Mario Balotelli, ex di entrambe le squadre, sempre particolarmente schietto nelle sue disamine. L'opinione in merito al due aste sbandierato da Dumfries durante la parata scudetto per le vie di Milano - espressa durante la trasmissione Controcalcio - non ha di certo contribuito ad affievolire il dibattito.

Bellissimo. Bellissimo ragazzi. Fossero questi gli sfottò del calcio... Se fossi stato io al posto di Theo Hernandez avrei rosicato, però fa parte del calcio. Se avesse vinto lui probabilmente l'avrebbe fatto lui.

Il due aste di Dumfries contro Theo hernandez, raffigurato come un cane

Noto, appunto, per la sua spontaneità, Balotelli ha spiegato che certi “scontri” fanno parte dello spirito del calcio, sport dove la rivalità è spesso accompagnata da episodi di questo genere. L'ex attaccante di Inter e Milan ha anche riflettuto su come la reazione sarebbe stata diversa, in termini di polemica, se le parti fossero state invertite:

Si sarebbe parlato di razzismo perché l'Italia è un Paese di ignoranti.

Balotelli e la sportività di Calhanoglu

Altra questione cara a Mario Balotelli riguarda il comportamento di Hakan Calhanoglu. Il centrocampista turco, passato dall'una all'altra squadra di Milano nell'estate del 2021, è stato oggetto di accese prese in giro durante i festeggiamenti dell'ultimo scudetto del Milan, due anni fa. Balotelli ha apprezzato la reazione misurata del trequartista, che ha preferito non vendicarsi delle passate provocazioni limitandosi, invece, a cantare il più classico dei cori contro i cugini…"chi non salta, rossonero è”.

Devo essere sincero, è stato un signore. Fossi stato io Calhanoglu non sai cos'avrei combinato, lascia stare. Io avrei fatto mille volte peggio, lui è stato veramente un signore.

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