Poi, il passaggio che nessuno si aspettava. Quando Berlusconi lo chiamò al Milan, Sacchi non chiese un euro.

Dissi solo: ecco la mia firma, scrivete quello che volete. Quando tornò, mi raddoppiò lo stipendio. Non glielo avevo chiesto. Era un uomo giusto.

Un gesto che spiega più di mille conferenze chi era il presidente rossonero. Non solo visionario, ma leale fino in fondo.

Arrigo Sacchi, sullo sfondo una gigantografia di Silvio Berlusconi con le coppe vinte dal suo Milan
Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan di Berlusconi - Image Photo Agency (via Delta Pictures)
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