Furlani ha voluto a tutti i costi prendere questa scelta in autonomia, senza interferenze da parte di altri dirigenti e Gerry Cardinale lo ha accontentato, ridimensionando il ruolo di Ibra a livello societario. L'amministratore delegato rossonero si è preso diverso tempo, ma ad inizio aprile sembrava che la sua decisione fosse arrivata: Fabio Paratici era l'uomo giusto per il Milan. Poi, però, le pressioni esterne e la squalifica che pende sulla testa dell'ex dirigente della Juventus hanno fatto fare un passo indietro e la trattativa è sfumata definitivamente, rigettando il Diavolo nel caos totale.

Assalto Milan: i rossoneri si inseriscono nella corsa al bomber più conteso
Milan, anche Pulisic ai saluti? Le novità sul futuro dell'americano